Puglia e Matera: una settimana indimenticabile anche per i bambini
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Una via del Rione Monti ad alberobello con trulli sullo sfondo e soggetto di spalle in primo piano

Puglia e Matera: una settimana indimenticabile anche per i bambini

Con un tempo da lupi, le temperature basse ed Elia con la febbre, ad inizio giugno siamo partiti per le nostre vacanze. In valigia tanto ottimismo, positività e la certezza che la Puglia e Matera sarebbero riuscite a regalarci qualche giorno di magico e caldo relax, nonostante la partenza sfortunata. Direzione Polignano a Mare, Ostuni, Alberobello, poi tappa a Matera. Io iniziavo il settimo mese di gravidanza e Nina, dopo la breve vacanza a Malta ad Aprile, era già al suo secondo viaggio. Il pacchero Elia, invece, è ormai un viaggiatore navigato. Da tanto non sceglievamo come meta l’Italia: forse ci voleva proprio questa gravidanza e la necessità di una vacanza “tranquilla” a farmi riscoprire, questa volta insieme alla mia di famiglia, la nostra stupenda Italia, che io ho girato in largo e, soprattutto, in lungo da piccola, con i miei genitori.

Polignano a Mare

Polignano a Mare è un piccolo gioiello incastonato tra le rocce dove non ero mai stata neanche io e che ho amato tantissimo. Saranno il sole, le viuzze colorate dai fiori, i deliziosi portoni tutti da fotografare e gli scorci incantevoli, saranno i vestitini svolazzanti, le borse di paglia e i cappelli a falda larga appesi lungo le vie, ma Polignano profuma di serenità e pace. Profuma di vacanza al Sud, profuma di salsedine. Scopritela, respiratela, fotografatela.

Un caratteristico balconcino bianco ornato da fiori rosa fucsia a Polignano a Mare

Polignano a Mare: dove dormire e cosa vedere

Il mio consiglio è di soggiornare in uno dei tantissimi Bed and Breakfast presenti nel centro del Paese, abbandonare la macchina e girare a piedi, addentrandovi tra le tipiche viuzze che, vi assicuro, non stancano mai. Appena arrivati lasciate le valigie, infilate il costume e andate a farvi un tuffo rigenerante nell’acqua cristallina della spiaggia di Lama Monachile. Si tratta della spiaggia simbolo di Polignano a Mare, una piccola spiaggia pubblica di ciottoli (comodo indossare un paio di sandali o scarpe in gomma per fare il bagno) proprio al centro di Polignano. Un’insenatura che si apre tra le case realizzate a picco sulle rocce, per uno scenario davvero unico.

La spiaggia di Lama Monachile nel centro di Polignano a Mare fotografata dall'alto

Se poi volete trascorrere una giornata in una spiaggia sabbiosa e attrezzata, più comoda per i bambini, vi consiglio la spiaggia di Cala Fetente. Si trova a Nord di Polignano a Mare, l’acqua è comunque cristallina e l’ingresso è libero. Ci sono anche zone attrezzate dove è possibile affittare ombrellone e sdraio.

Spiaggia di Cala Fetente, a Nord di Polignano a Mare. Soggetto in primo piano con braccia alzate e mare azzurro sullo sfondo

Polignano a Mare: scorci meravigliosi

Per il resto Polignano è talmente piccola e facile da visitare, che la cosa migliore da fare secondo me è semplicemente godersela e visitare liberamente il centro storico, lasciandovi sorprendere dagli scorci meravigliosi che vi si aprono davanti ogni volta che girate un angolo. Sicuramente vi imbatterete in un altro simbolo di Polignano: la scalinata con le frasi dell’artista Guido il Flaneur, Insomma, Polignano è piena di poesia e non avete neanche bisogno di cercarla: è lei che si mostra, donandoci tutta la sua magia senza volere niente in cambio.

Ostuni

A meno di un’ora da Polignano a Mare si trova Ostuni, la città bianca. Noi abbiamo optato per una visita di mezza giornata, facendo poi rientro a Polignano. Anche qui parola d’ordine è libertà. Perdetevi tra le viuzze del centro storico, lasciatevi guidare solo dal bianco infinito e dal vostro istinto. Ostuni è un groviglio di vicoli, scalinate, piazzette e cortili tutto da scoprire. Tutt’attorno, le mura aragonesi. Tra questi tanti vicoli, potreste imbattervi in uno dei simboli della città, sicuramente il più fotografato: la porta azzurra.

La porta azzurra di Ostuni, una porta pitturata sui toni dell'azzurro su una costruzione bianca. Ai lati, due cactus e sopra il cielo azzurro.

Tra i siti di interesse da visitare, invece, Piazza Libertà, e il Duomo. Cogliete l’occasione per fermarvi un attimo e rinfrescarvi. Sedetevi e abbandonatevi, un sorso alla granita al limone e uno sguardo ai vicoli bianchi.

Il Duomo di Ostuni visto da dietro un'arco. Soggetto in vespa in lontananza

Alberobello

Ero stata qui da piccola e da tanto chiedevo ad Andrea di tornarci insieme. Perché Alberobello tocca sempre il cuore e di un tocco al cuore c’è sempre bisogno. Questo è uno di quei posti talmente particolari che ti restano impressi per sempre. Anche se sei piccolo. Ed infatti io non l’ho mai dimenticata. Cosi è successo a me e così spero accada anche al pacchero.

Giriamo il Mondo e vediamo cose pazzesche, dimenticandoci a volte che la nostra Italia, che spesso non valorizziamo abbastanza, vanta meraviglie uniche. Allora spero che Elia ricordi di quando si è tuffato nel cenote in Messico, di quando ha visto gli squali alle Maldive, di quando l’acqua delle cascate del Niagara l’ha schizzato tutto e di quando ha fatto lo scivolo nelle dune del deserto. Ma spero e sono sicura che da grande gli brilleranno gli occhi anche nel ricordare di quando abbiamo dormito nel trullo ad Alberobello e percorso le vie bianche suonando il suo nuovo fischietto.

Un bambino intento a suonare il tipico fischietto in terracotta pugliese

Sì, grazie ad un conoscente del posto, siamo riusciti a dormire una notte proprio dentro un trullo: Elia l’ha adorato e per lui già dormire in questa “stranissima casa” è stata un’avventura. Il trullo era carinissimo e si trovava proprio lungo uno dei vicoli principali.

Alberobello: Rione Monti e Rione Aia Piccola

Queste costruzioni in pietra a secco con tetti conici, di un bianco sfavillante, sono davvero qualcosa di unico nel loro genere ed infatti Alberobello è iscritto nell’elenco dei Patrimoni Unesco dell’Umanità. Vi sembrerà di essere immersi in un mondo antico e magico e vi perderete tra questo susseguirsi di trulli bianchi e grigi, resi ancora più belli dai dettagli colorati con i quali molti sono decorati: portoncini pitturati, fiori e piante che creano angoletti unici. Vi consiglio di girare i due rioni principali: il Rione Monti e il Rione Aia Piccola, che ospitano la maggior parte dei trulli della città.

I caratteristici tetti conici dei trulli

Nel primo troverete principalmente trulli adibiti a negozietti di souvenir e attività commerciali. Carinissimo il negozio di fischietti, tutti realizzati a mano in terracotta e davvero belli. Elia ne ha comprato uno e non se ne stacca mai. Lo porta appeso al collo e ogni tanto fischia delle – potete immaginare piacevolissime – melodie. Gli piace talmente tanto che l’ha scelto anche come regalo per suo cugino e per il suo migliore amico. E mi fa ricordare di quando anche io, da piccola qui ad Alberobello ne avevo comprati almeno 3 o 4 di questi fischietti, tutti colorati e a forma di animali. Questa cosa che in fondo ogni generazione di bambini sia più vicina di quanto possa sembrare mi fa impazzire.

Il secondo Rione, invece, è ancora abitato. Molte famiglie vivono qui, in case che noi facciamo fatica a definire tali, ma che in realtà sono dotate di ogni comfort in maniera naturale. Ad esempio dimenticate l’aria condizionata: vi renderete conto entrando in una di questi trulli (molti abitanti ve li lasceranno visitare volentieri) che queste costruzioni dotate di un isolamento termico che noi, nelle abitazioni moderne, ci dimentichiamo. Fuori 40° all’ombra, dentro un delizioso freschetto rigenerante.

I trulli di Alberobello, Rione Monti, una donna e un bambino per mano di schiena

Alberobello: da non perdere

Dopo il giro libero per i Rioni, ecco cosa non dovete assolutamente perdere:

  • il Trullo Sovrano, ovvero l’unico trullo di Alberobello costruito su due piani. Piacerà tantissimo anche ai bambini
  • la Chiesa-trullo, cioè la Chiesa di Sant’Antonio
  • il Belvedere di Alberobello, dal quale potrete ammirare dall’alto tutto il Rione Monti e godervi uno spettacolo unico
  • i Trulli Siamesi, ovvero due trulli uniti alle estremità, ma con ingressi separati su due vie differenti

Matera

Pensavamo che Matera sarebbe stata troppo impegnativa per Elia, invece gli è piaciuta tantissimo. Ha fatto chilometri e chilometri con noi tra i “sassi” (qui, dimenticate il passeggino!) e questa cosa che davvero gli uomini vivevano nelle grotte lo ha fatto letteralmente impazzire.

Il mio consiglio è quello di alloggiare in uno dei tantissimi b&b o alberghi presenti proprio all’interno della parte vecchia di Matera, quella dei “sassi”. Completamente ristrutturati all’interno, questi mantengono ancora intatto tutto il loro fascino strutturale e regalano viste mozzafiato e panorami magnifici sull’intera zona. Volete mettere la magia di svegliarsi immersi in questa meraviglia?

Vista dei Sassi di Matera da un punto panoramico. Soggetto di schiena

La prima cosa da fare a Matera è un giro completamente libero e senza meta attraverso le due zone dei sassi: il Sasso Barisano, a nord, e il Sasso Caveoso, a sud. Io vi consiglio di farlo a piedi, almeno in parte, ma se il caldo è asfissiante e la fatica a percorrere questo groviglio di viuzze, salite e discese scivolose è troppa, allora potreste optare per un giro guidato in apetto. Ai bambini piacerà tantissimo! Potrete toccare comunque le principali zone dei due sassi e i più bei punti panoramici, stando comodamente seduti e potendo comunque fermarvi e scendere quando volete per scattare delle foto. Il prezzo per un’ora di corsa è di circa 20 euro a testa.

Matera: la Casa-Grotta, Chiese rupestri e Palombaro

Un’altra cosa che farà felice anche i bambini è la visita alla Casa-Grotta di Vico Solitario. Si tratta di un’antica abitazione restaurata che offre un quadro perfetto della vita nelle grotte. All’interno è riprodotta con mobili originali dell’epoca una tipica casa-grotta e si può veramente percepire la quotidianità che vi si viveva allora. Ad esempio, la guida ci ha raccontato che i bambini venivano messi a dormire nei cassetti dei comò o in culle sospese da terra per tenerli lontano dagli animali. Infatti il suo bisnonno, che invece dormiva a terra sulla paglia, aveva un orecchio tutto mangiucchiato dai top. Elia ha ascoltato per tutto il tempo curioso e appassionato questi racconti così lontani dalla realtà che conosciamo che credo se li ricorderà per sempre.

Da non perdere anche una visita alle Chiese rupestri, ovvero chiese anch’esse scavate nella roccia, spesso arricchite da decori architettonici raffinati e affascinanti affreschi con elementi di arte orientale, e quella del Palombaro, ovvero la seconda cisterna d’acqua più grande d’Europa. Quest’ultima è una visita guidata di gruppo che vi consiglio di prenotare con qualche ora di anticipo.

I Sassi di Matera, le tipiche case scavate nella roccia

Matera: Civita e panorami

Fatevi poi un bel giro nella Civita, il più antico nucleo dell’abitato. E, mi raccomando, fermatevi nei tanti punti panoramici presenti, ad ammirare dall’alto i sassi. Assolutamente imperdibile è la sosta panoramica al tramonto: la vista dei sassi illuminati è davvero qualcosa di unico. Un presepe naturale e permanente che si illumina ogni sera e che toglie il fiato. Uno spettacolo mozzafiato oggi, “vergogna nazionale” fino agli anni ’50: questi sono i “sassi”.

“Questi coni rovesciati, questi imbuti si chiamano Sassi, Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l’inferno di Dante. La stradetta strettissima passava sui tetti delle case, se quelle così si possono chiamare. Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone. Le strade sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelli di sotto. Le porte erano aperte per il caldo, Io guardavo passando: e vedevo l’interno delle grottesche che non prendono altra luce ed aria se non dalla porta. Alcune non hanno neppure quella: si entra dall’alto, attraverso botole e scalette.”
Carlo Levi, Cristo si è fermato ad Eboli

Questa è stata una di quelle vacanze organizzate all’ultimo momento e senza alcuna aspettativa che forse proprio per questo rischiano di diventare le più belle. Capita anche a voi? Sarà che probabilmente di vacanze fino a nuovo anno non ne faremo, sarà che quando non sei carico di aspettative finisci che apprezzi tutto molto di più. Sarà che puoi girare il Mondo, ma l’atmosfera e le bellezze che trovi al Sud Italia non le trovi altrove facilmente. Fatto sta che questa vacanzetta last minute è riuscita a rigenerarmi. L’unico problema è che io già fremo per ripartire e fantastico già su quale sarà il nostro primo viaggio in quattro.